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I mudra sono posture delle mani molto usate nello yoga e in particolare nella meditazione.

 

I mudra: i sigilli dell’energia

L’ayurveda, la medicina tradizionale indiana, attribuisce a ogni dito della mano un elemento naturale e una correlazione ai chakra, i punti nodali che collegano i canali energetici del prana, l’energia che scorre nel corpo. Anche la medicina cinese, che a questi canali dà il nome di meridiani, individua su ciascun dito un meridiano collegato a un organo del corpo umano.

 

Le dita e i rispettivi elementi e chakra nella tradizione indiana:

Dito                   Elemento               Chakra

Mignolo                      Acqua                               Chakra sacrale

Anulare                       Terra                                 Chakra della radice

Medio                          Cielo, materia sottile       Chakra della gola

Indice                          Aria                                  Chakra del cuore

Pollice                         Fuoco                               Plesso solare

 

In quella che potremmo chiamare una sorta di “riflessologia palmare”, stimolare una determinata parte della mano e delle dita può attenuare disturbi, favorire il rilassamento e aiutare nella concentrazione: il chin mudra di cui abbiamo parlato poco fa, ad esempio, concentra il flusso del prana verso i chakra superiori e aiuta a concentrarsi sulla mente e sul Sé.

Nello yoga i mudra sono detti anche chiusure e sono molto usati nella meditazione e nel pranayama, poiché sigillano l’energia nel corpo e ne indirizzano il flusso in una particolare direzione, per stimolare le parti del corpo coinvolte nella respirazione e per rivolgere il prana verso un particolare organo.

Con la pratica regolare dello yoga e della meditazione, man mano che la nostra sensibilità si acuisce, non è raro percepire il fluire del prana, per esempio nel calore che si raccoglie sui palmi delle mani rivolte verso l’alto in meditazione.

Come lettere che si combinano per formare parole diverse, le dita e le mani possono costruire numerose serie di mudra, a una o a due mani; le loro combinazioni vengono utilizzate in particolari stili di yoga, per esempio il Kundalini yoga.

L’ushas mudra è un altro mudra usato nella meditazione. Aiuta a combattere l’apatia, rinfresca le energie e dona lucidità alla mente. Foto tratta dal libro La Meditazione con i Mudra di Andrea Christiansen, Bis Edizioni

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